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MODENA
Principi di Combattimento Se la strada è libera avanza Avanzare coperti andando a bersaglio è il principio di base. Se l’avversario non è a sua volta coperto bene dalla propria guardia, verrà colpito subito negli organi vitali. Se la strada è chiusa” appiccicati” all’avversario. Se l’aggressore cerca di reagire non bisogna lasciargli l’opportunità di staccarsi e organizzare un contrattacco. Perciò attaccatevi a lui come un guanto, non lasciategli il tempo di retrocedere e organizzarsi, ma continuare ad attaccarlo. Se l’avversario avanza, cedi Normalmente un aggressore è fisicamente più forte della sua vittima, per questo nel Wing Tsun ci si allena ad avere la meglio su forze superiori alla nostra. Il chi sao insegna semplicemente a “svuotarsi” quando un attacco è troppo forte, e a reagire cambiando il proprio angolo e la propria posizione rispetto all’avversario. Se l’avversario indietreggia, seguilo. Anche se un nostro attacco viene evitato, ne segue immediatamente un altro - il chi sao allena i riflessi a sentire immediatamente qualunque “buco” nella difesa dell’avversario e ad approfittarne immediatamente, senza esitazione. Principi di forza liberati della tua forza Occorre essere rilassati, non tesi, per muoversi con fluidità e reagire alle azioni del proprio aggressore. Dando per scontato che non possiamo vincere lo scontro con i muscoli, la nostra stessa forza non deve diventare un freno, bensì dobbiamo lasciare la muscolatura rilassata, per poterci muovere nella maniera più continua e veloce possibile. liberati della forza dell’avversario Questo è spiegato bene nel terzo principio di combattimento. quando un aggressore cerca di usare la forza per avere la meglio, non bisogna cercare di opporsi con altrettanta forza, ma bisogna invece fare andare a vuoto la forza di chi aggredisce, per poi usarla controdi lui (come dice il principio successivo). Usa la forza dell’avversario con l’allenamento si impara che, assorbendo la forza dell’avversario, il nostro attacco diventa molto più potente, perchè incameriamo la sua energia nei nostri arti, come molle che vengono compresse; siamo poi in grado di restituire tale energia una volta che queste “molle” vengono rilasciate. Somma la tua forza alla forza dell’avversario Oltre l’energia incamerata dal contatto con l’aggressore, nei nostri colpi scarichiamo anche tutta la forza che abbiamo a disposizione.